domenica 10 maggio 2015

Scambiamoci un segno di pace - di Annamaria Vernuccio [incipit]



Sono tutti lì…i parenti di lei e quelli di lui. Tutti ben vestiti e impomatati; le signore hanno persino il cappello. Si è voluto fare le cose in grande stile, bisogna dimostrare di essere gente di un certo livello!
Premesso che come fosse riuscito a sbocciare l’amore fra Andrea e Luisa restava un mistero, i due ( novelli Giulietta e Romeo ) abitavano nello stesso caseggiato di periferia dove le liti erano all’ordine del giorno. Si litigava x tutto: dai panni stesi al balcone ai tappeti battuti fuori orario e così via. Andrea era il figlio di “ quelli del piano di sopra e Luisa era la figlia di “quelli del piano di sotto” Se ci s’incontrava sull’ascensore, piuttosto che parlarsi ci si guardava le scarpe o il soffitto…ed era in questo contesto che era cresciuto l’amore fra i ragazzi.
In qualche modo i due erano riusciti a far superare tutto ciò alle proprie famiglie fino alle scelte sull’organizzazione del matrimonio che aveva scatenato nuovamente la guerra.
Ora sono tutti lì riuniti in chiesa, i familiari della sposa rigorosamente a destra e quelli dello sposo a sinistra che aspettano l’arrivo della sposa . Eccola…finalmente! Le note della marcia nuziale , l’ingresso di Luisa raggiante fino all’altare dove l’aspetta Andrea. Si siedono emozionati e aspettano che entri il prete.

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