- parte 4 -
Magari i miei cinque
lettori si aspettano che chiuda il discorso che avevo iniziato un po’
di tempo fa
circa la narrativa
fantastica. Erano quattro chiacchiere e quattro, insomma, devono
essere.
Beh, avevo detto che
avrei parlato del genere fantasy – sempre da utente della
narrativa, per carità, questo non è un “saggio” ma qualche
elucubrazione di un fruitore del fantasy.
Per onestà intellettuale
devo dire di essermi avvicinato tardi al genere e di averlo
frequentato abbastanza poco.
Personalmente, definisco
fantasy quel genere di narrativa fantastica in cui predominano, nella
costruzione della trama, elementi tratti da mitologie esistenti o
inventate di sana pianta dall’autore.
In effetti, il fantasy è,
tra i tre generi in cui si può sommariamente dividere la letteratura
fantastica (e, sia ben chiaro, senza essere troppo categorici: sono
indicazioni di massima e devono essere, secondo me, funzionali alla
comprensione, non viceversa) quello più avulso dalla realtà.
L’horror si svolge in
ambientazioni realistiche e contemporanee – anzi, la sua forza
spesso deriva proprio da questo. (...) (continua a leggere)
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