martedì 4 agosto 2015

[arcobaleno d'inchiostro] - Tracy di Elisabetta Mattioli [incipit]

Tracy
Elisabetta Mattioli

Tracy viveva a Los Angeles, era una ragazzina di undici anni, frequentava la scuola, terminava sempre l’anno con eccellenti voti. Lei non aveva amici, trascorreva il periodo ricreativo in solitudine, mangiava a un tavolo appartato della sala da pranzo. Guardava fuori dalla finestra, anche se gli occhi sembravano persi nel vuoto. L’autista si presentava davanti all’entrata principale della “Los Angeles School” andava a prenderla tutti i giorni e la riportava nella lussuosa villa a Beverly Hills. Lei restava lì dentro per fare i compiti, ma rimaneva chiusa in camera a tempo “determinato” uscendone solo all’ora di cena. Amava il buon cibo, gustava pienamente ogni pietanza, cercando di capire gli ingredienti usati durante la preparazione. Lo chef inventava sempre un piatto nuovo allo scopo di stupirla...Ma non era facile, Tracy non poteva essere considerata come gli altri bambini…
I compagni di scuola, l’evitarono fin dal primo giorno, a causa del suo “strambo” comportamento. Lei li guardava in modo particolare, con i gelidi occhi grigi. Nel momento in cui fissava qualcuno, l’ignara “vittima”, sentiva congelarsi il sangue, bloccarsi gli arti ed in certi casi…smetteva perfino di parlare. La terribile sensazione durava “solo” pochi minuti, a chi veniva colpito dalla luce sinistra proveniente dagli occhi della bambina…quegli istanti sembravano eterni!

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