L'arte ai tempi del consumismo
Una cronaca informale
Self publishing sì, self publishing no
Puntata 1: i pro e la voce dei self
Cari lettori,
questo mese voglio dar voce ai tanto discriminati scrittori self. Qualcuno di voi si chiederà "ma che vuol dire?" ma soprattutto: "perché è un metodo sempre più usato dagli esordienti di tutto il mondo?"
questo mese voglio dar voce ai tanto discriminati scrittori self. Qualcuno di voi si chiederà "ma che vuol dire?" ma soprattutto: "perché è un metodo sempre più usato dagli esordienti di tutto il mondo?"
L’autopubblicazione, per intenderci, consente di pubblicare le proprie opere senza avere una casa editrice che fa da tramite tra l’autore e il lettore.
Niente lettere di presentazione, niente sinossi, niente attese lunghe mesi che poi finiscono, spesso, con un rifiuto o con il silenzio. Inoltre, pone un freno alle case editrici a pagamento che chiedono ingenti somme ad autori smaniosi di vedere il proprio libro stampato senza avere servizi professionali in cambio. Il selfpublishing consente di creare il proprio libro o e-book e di pubblicarlo nei più grandi stores mondiali. Tutto, ovviamente, attraverso internet e le piattaforme dedicate al self publishing (a meno che non si voglia stampare molte copie del proprio libro e di rivenderle da sé).[Continua a leggere...]
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