mercoledì 6 maggio 2015

Milano Crotone - di Giacomo Pitrelli [incipit]


Una delle esperienze piu’ forti dal punto di vista emotivo che ho fatto nella mia vita è viaggiare in cuccetta sul mitico Milano Crotone negli anni 70/80/90. Partiamo dal cuccettista….


Per descriverlo scomoderò Dante:


« Caron dimonio, con occhi di bragia
loro accennando, tutte le raccoglie;
batte col remo qualunque s’adagia »


In poche parole era uno scazzato dematerializzato che da psicopompo onniscente spingeva vecchi e bambini con linguaggio simil-portuale, lanciando di tanto in tanto in aria valigie cartonate dal peso apparente di 2500kg. Nella ricaduta delle suddette valigie si assisteva alla rottura di latte d’olio, vasi di salsa, vasi di carciofi modificati , alla fuga di animali quali galline, conigli e tacchini …(tutti vistosamente pompati da estrogeni) oltra ad uno spargimento di melanzane su una superficie di 10.000 mq. Il cuccettista non forniva informazioni a nessuno ma questo era giustificabile perché la varietà, ma soprattutto l’incomprensibilità dei dialetti calabresi, non favoriva l’espletamento della sua funzione. Sarà stata l’emozione del viaggio ma in quel momento arrivavo a non capire persino il dialetto di mio padre…Il calabrese magicamente si estraeva l’ipotalamo dal cranio e perdeva l’uso della vocale, iniziando a proferire suoni gutturali misti ad aspirazioni in un clima di terrore pari ai bombardamenti della seconda guerra mondiale. A quel punto si entrava nel loculo ovvero nella cuccetta.. La pulizia ovviamente risaliva al varo della carrozza…

Nessun commento:

Posta un commento