- parte 1 -
Letteratura fantastica.
C’è sempre qualcuno
che sostiene di non leggerla perché, dice, preferisce leggere di
cose reali. Un po’, ma solo un po’, lo invidio o, meglio, invidio
la sua convinzione di sapere con tanta illuministica certezza che
cosa è reale e che cosa non è. Secondo alcuni tutto sarebbe fatto
di pacchetti di energia che vibrano e, non so perché, tutto questo
non mi dà l’impressione di essere molto reale. Non sono reali i
pensieri e, secondo me, la Terra di Mezzo è reale quanto l’art.
2054 c.c., i prodotti finanziari derivati, i numeri irrazionali ed il
complesso di Edipo.
“Fantastico” per me è
ciò che, allo stato attuale delle conoscenze, non è verosimile, o
plausibile, ma non me la sento di negare con assolutezza che, da
qualche parte, anche in questo momento, Achille ed Ettore stiano
ancora rincorrendosi sotto le mura di Troia sotto lo sguardo attento
di Zeus. Schliemann ne sarebbe certo.
Chiarito quello che per
me è “fantastico” (cioè poco verosimile o poco plausibile)
vorrei anche chiarire che, a mio parere, si tratta di letteratura. (...continua a leggere qui)
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