- parte 3 -
Non c’è due senza tre
e, se qualcuno vorrà ancora starmi dietro vorrei parlare di
fantascienza.
Una noticina personale
(non vogliatemene): venni in contatto con la fantascienza scendendo,
come è lecito attendersi in un racconto fantastico, in una vecchia
cantina dove i libri (erano per lo più edizioni Urania) erano
ammassati alla rinfusa. Era la fine degli anni’70 / primi ’80 e
oggi molti di quei romanzi, allora già un po’datati, sono vintage
in un modo delizioso e quasi struggente. C’era anche una raccolta
di racconti di Poe, un’altra legata alla serie “Alfred Hitchcock
presenta” ed una vecchia, muffosa edizione di “Dracula” (quei
tre libri, alla lunga, avrebbero influenzato il mio immaginario molto
più degli altri). Dell’horror, però, ho parlato sopra e adesso
tocca alla fantascienza.
FantaSCIENZA appunto,
senza la bacchetta magica delle fate.
Sappiamo tutti quando è
nata; alla fine dell’800, con l’illuminazione pubblica e il ballo
Excelsior.
Certo, anche prima... (continua a leggere qui)
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