sabato 11 luglio 2015

[arcobaleno d'inchiostro] - REGINA di Maroncelli Lorella (incipit)

Quell’estate era stata calda, di quelle che creano un’aspettativa di nervosismo… di quelle che sai già che succederà qualcosa, e che sarà per forza una brutta faccenda; sì perché è il caldo che crea agitazione e tensione, che amplifica le reazioni al peggio, che scolorisce i confini del male….Così infatti era successo un qualcosa, in quel quartiere di prima periferia, di quelli tranquilli, composto prevalentemente da villette singole e pochi piccoli condomini, caratterizzato dal parco che ne limitava un’estremità mentre dall’altra c’era la statale che porta al mare…

In una di quelle strade, quella chiusa, c’erano dunque un condominio piccolo, con soli sei appartamenti e, dall’altro lato della strada, una bella villetta. E’ qui che si era consumato il delitto, dove era stato ucciso un piccolo cane, Regina, in modo inconsueto e crudele; era stato trovato morto, impiccato alla parte interna del cancello, ma addirittura prima era stato avvelenato, aveva dichiarato il veterinario dopo l’autopsia, e naturalmente non si sapeva da chi…

La villa era occupata da una coppia di anziani, i signori Lorenzo e Franca, persone molto socievoli, benvoluti da tutti per la loro simpatia e semplicità; e nell’altro appartamento dalla loro figlia Laura, persona dal sorriso aperto ed il facile approccio, dal marito Luciano del quale non si poteva dire lo stesso, uomo schivo e taciturno ed il nipote Enzo, il figlio ventiquattrenne, che la giovane età portava ad essere quasi invisibile nel quotìdiano, impegnato con l’università e la vita sociale. A loro si era aggiunto da un anno il piccolo cane , un border terrier, che aveva sostituito alla morte il loro vecchio cane non di razza.

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