giovedì 10 settembre 2015

[Arcobaleno d'inchiostro] - IL MANOSCRITTO MISTERIOSO, Nicoletta Fanuele (incipit)


IL MANOSCRITTO MISTERIOSO
Nicoletta Fanuele

Erminia si svegliò di soprassalto nel cuore della notte, accaldata, sudaticcia e con un unico pensiero fisso. Raggiunse la cucina, aprì il frigorifero, versò un bicchiere d’acqua ghiacciata e lo bevve tutto d’un fiato. Poi tornò in camera e guardò fuori dalla finestra. Il suo sguardo balzò subito verso l’alto e fu catturato da una strana luce. L’antica villa che sovrastava il paese, da decenni disabitata, era stranamente illuminata.
Faceva caldo, troppo caldo, l’afa d’agosto non accennava a placarsi neppure in quel paesino di provincia.
Continuò a guardare fisso lì, in alto, per alcuni istanti. Il caldo era diventato soffocante. Erminia indossò una canotta e un pantaloncino e uscì di casa per prendere una boccata d’aria. Afferrò le chiavi di casa e lasciò sbattere dietro di sé la porta. Si ricordò di aver dimenticato di portare con sé il cellulare. Non se ne curò. Si incamminò e, senza rendersene neppure conto, raggiunse l’antica villa.
Era sempre stata una gran curiosa, sin da bambina aveva sognato di diventare una scrittrice di racconti mistery. E in parte vi era riuscita: curava, infatti, una rubrica di racconti brevi di genere per un settimanale.

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